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Dichiarazioni dei vivisettori

"Nel processo per la talidomide numerosi medici e eminenti fisiologi affermarono, sotto giuramento, l'assoluta inutilità della sperimentazione negli animali".
(dr. E. B. Chain, premio Nobel per la Medicina)

"Le prove su animali sono praticamente inutili dal punto di vista scientifico, ma utili nell'offrire un certo grado di difesa dalle affermazioni del pubblico riguardo al fatto che non vengono effettuati test adeguati per i farmaci. In altri termini, si sta facendo 'qualcosa', sebbene non sia la cosa giusta".
(Dr. P. Lewis, Drugs and Pregnancy - Churchill Livingstone)

La casa farmaceutica Lilly ha sviluppato una terapia per l'osteoporosi dovuta alla menopausa, chiamata Forteo. Per due anni il farmaco fu iniettato nei ratti. Metà dei ratti maschi e un terzo delle femmine svilupparono osteosarcomi (cancro alle ossa) e morirono. La Lilly affermò che i risultati non potevano essere applicati alle persone perchè le ossa dei ratti si sviluppano in maniera diversa.
(The Campaigner, Notiziario NAVS, dicembre 2001)

Il Surgam (pubblicizzato come esente da particolari effetti collaterali) si rivelò dannoso proprio per gli effetti collaterali. La ditta fu denunciata per pubblicità ingannevole. Un rapporto pubblicato su The Lancet del 10 gennaio 1987 dichiara esplicitamente che i periti di entrambe le parti avevano concordato sul fatto che i dati animali non potevano essere estrapolati con sicurezza all'uomo. Anche la Wellcome, quando mise in commercio sostanze che avevano prodotto cancro vaginale a tutti gli animali usati nella sperimentazione, si giustificò dicendo: "Questi test, obbligatori per ottenere le autorizzazioni alla vendita del prodotto, non permettono di stabilire il minimo parallelo con l'uomo".
AAVV (1989) Le Provencal, 18/12/89

"Non esistono evidenze scientifiche per considerare i risultati [degli studi sui roditori] applicabili in maniera significativa per la valutazione del rischio per l'uomo".
Kraus A. L. et al. (1996) Benzoyl Peroxide: An Integrated Human safety Assesment for Carcinogenicity. Regul. Toxicol. Pharmacol., 21, 87-107

Addirittura già nel 1964 il dr. James D. Gallagher, direttore della ricerca medica dei laboratori Lederle, dichiarava: "Gli studi su animali vengono effettuati per motivi legali e non per motivi scientifici. Il valore predittivo di questi studi per l'uomo è privo di significato - questo vuol dire che le nostre ricerche possono essere prive di significato."
Gallagher J.D. (1964) Journal of American Medical Association, 14/03/1964.

"E' impossibile fornire regole generali affidabili per la validità dell'estrapolazione dei dati da una specie ad un'altra. La regola va definita per ogni singolo esperimento, e spesso può essere verificata solo dopo le prime prove sulla specie target." Manuale della Scienza degli Animali di Laboratorio (Handbook of Laboratory Animal Science), 1995

L'apparente mancanza di metastasi spontanea dagli impianti di tumore sottocutaneo nei topi nudi, rappresenta una importante limitazione per lo studio di questo aspetto importante della biologia dei tumori. Gli impianti nei topi nudi sono il miglior modello disponibile per gli studi della biologia dei tumori umani in vivo. Tuttavia, l'utilità del modello è limitata da diversi fattori relativi al tumore o all'ospite, o all'interazione tra i due. Ci sono molte differenze tra i tumori trapiantati nei topi e quelli negli umani. Per esempio: i parametri del ciclo di vita delle cellule, il tasso di crescita, la diffusione della metastasi, le proprietà invasive, l'origine dello stroma, la faramocinetica, e il metabolismo dell'ospite sono diversi dalla situazione del paziente malato di cancro.
Oystein Fodstat del Radium Hospital norvegese (Oslo), nel libro "Il Topo Nudo nella Ricerca Oncologica", 1991

"Sì, penso che sia ben chiaro a tutti noi che lavoriamo nel campo della valutazione dei dati sulla tossicità che, quando ci viene orgogliosamente presentata un'enorme mole di dati dopo uno studio di cancerogenicità [su animali], che dimostrano che c'è stato un tumore in quest'organo o quest'altro, li guardiamo e ci grattiamo la testa, e chiediamo cosa mai possiamo farcene. Questo è ancor più vero quando vengono somministrate dosi enormi, senza niente che suggerisca cosa ci potrebbe aspettare a dosi più basse. Molto spesso penso che gli studi di cancerogenicità siano uno spreco di tempo e uno spaventoso spreco di animali. Vengono condotti in parte perché non siamo ben sicuri di cos'altro fare, e in parte perché hanno un significato politico, e aggiungerei, un significato davvero misero."
Prof. Andre McLean, Dipartimento di Farmacologia Clinica, University College, Londra, durante una conferenza del 1991 riportata in "Animals and Alternatives in Toxicology":

"I test di cancerogenicità su animali per i nuovi farmaci sono inaccurati, spesso privi di significato e generalmente fuorvianti."
Dr. John Griffin, Direttore dell'Associazione dell'Industria Farmaceutica Britannica, 1991.

"... nessuna delle specie oggi utilizzate, incluse le scimmie, somigliano all'uomo sotto tutti i punti di vista... E' evidente che il grado di similitudine all'uomo esibito da una data specie varia da una sostanza sotto test a un'altra".
National Academy of Science, "Principles for Evaluating Chemicals in the Environment", 1997

"... la migliore stima per la correlazione delle reazioni avverse nei dati di tossicità relativi all'uomo e agli animali varia dal 5% al 25%"."
L'ex direttore di HLS (Dr. Ralph Heywoodm, 1989).

All'indomani dell'annuncio sul New York Times del 3 maggio 1998 di una presunta cura contro il cancro da lui scoperta, che, secondo il Times, avrebbe curato il cancro in due anni, il ricercatore Judah Folkman ha dichiarato: "Tutto ciò che posso dire è che, se sei un topo e hai un tumore, ti possiamo aiutare". Nel 2002, in un'intervista a Panorama, pubblicata il primo agosto 2002, ha ribadito: "E prima della fine della fase II, forse dell'inizio della fase III, non saremo autorizzati a usare endostatina e angiostatina insieme, cosa che nei topi ha fatto regredire i tumori. Nessuno sa cosa farà negli esseri umani. Ma è quello che tutti aspettano di vedere".

 

I foglietti illustrativi dei farmaci

L'inutilità delle prove su animali è talmente palese che, nel foglio di accompagnamento dell'anestetico inalatorio Forane, si legge: "Degli studi fatti sul ratto non hanno mostrato alcun effetto nocivo sulla fertilità, la gestazione, il parto e sulla vitalità dei nati. Medesimamente, esperimenti fatti sui conigli hanno prodotto coniglietti vitali, nonchè uno sviluppo fetale normale. Si ignora se il risultato di questi studi sia applicabile all'uomo [cioè: gli esperimenti su animali sono inutili]. Poichè non esiste esperienza valida sulla donna incinta che abbia ricevuto questo farmaco non è stato possibile stabilire la sua sicurezza nella gravidanza"

Nei fogli di accompagnamento di altri farmaci si legge: "Non si conosce quanto i risultati di carcinogenesi nei roditori siano predittivi per l'uomo." Farmaco: Retrovir.

"Un aumento reversibile nel numero di cellule epiteliali gastriche di superficie normale si è verificato in cani, ratti e topi. Nessun aumento si è osservato in uomini a cui era stato somministrato Cytotec per un anno". Farmaco: Cytotec.

"Studi sulla riproduzione sono stati condotti su topi, ratti e scimmie in dosi anche 10 volte maggiori rispetto alla dose per l'uomo e non hanno rivelato evidenza di infertilità o danno ai feti dovuti al CEFOBID. Non ci sono tuttavia studi adeguati e ben controllati su donne incinta. Dato che gli studi sulla riproduzione negli animali non sono predittivi della risposta umana, questo farmaco deve essere usato in gravidanza solo se strettamente necessario". Farmaco: Cefobid.

Nuovo antiepilettico (oxcarbamazepina), recentemente commercializzato (2002): "Non sono stati inoltre ritrovati effetti teratogeni nel topo e nel coniglio. In uno dei due studi condotti nel ratto, oxcarbamazepina, a dosaggi giornalieri pari a 300 mg/kg e 1000 mg/kg, ha causato effetti teratogeni correlati alla dose".
"Uno studio tossicologico condotto nel topo da Bennet e al. (1996) ha messo in evidenza che la somministrazione per via orale di oxcarbamazepina alla dose di 1100 mg/kg (dose massima tollerata) dal 6o al 18o giorno di gestazione ha indotto un'incidenza di malformazioni dell'8% contro il 5% osservato nel gruppo dei controlli. Tale differenza non ha raggiunto la significatività statistica, (p > 0.05) ma, pur tenendo conto delle differenze nel trasporli alla gravidanza umana, questi dati suggeriscono di utilizzare il farmaco in gravidanza soltanto se strettamente necessario".
"Non vi sono dati per stabilire la sicurezza di Tolep nella gravidanza umana. Analogamente, non ci sono dati per stabilire la sicurezza di Tolep durante l'allattamento. Non si può escludere la possibilità di effetti collaterali nel bambino".
"Sia i ratti che i topi mostrano un lieve aumento dell'incidenza di tumori epatici dose-dipendenti dopo 2 anni di trattamento con oxcarbamazepina. D'altro canto, l'aumento dei tumori epatici visti con oxcarbamazepina sembrerebbe essere speciespecifico nel roditore e non collegato all'uomo. Inoltre, il metabolismo dell'oxcarbamazepina è molto diverso negli animali da esperimento rispetto all'uomo, in quanto la riduzione al metabolita MHD rappresenta solo una minore via di metabolizzazione".

 

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